La quarta e ultima delle schede riservate ai protagonisti del romanzo è quella di Eugene Varlin.
Come Louise Michel anche lui è un personaggio storico: nato a Claye-Souilly, il 5 ottobre 1839, in una povera famiglia di contadini, Varlin apprese a Parigi il mestiere di rilegatore e aderì alle idee di Proudhon.
Nel 1857 partecipò alla fondazione della società di mutuo soccorso dei rilegatori, animandone gli scioperi che questa categoria proclamò nel 1864 e nel 1865, e a quella della società di risparmio di mutuo credito degli artigiani rilegatori.
Nel 1865 aderì alla I Internazionale, di cui diventò poi segretario della sezione francese, partecipò ai congressi di Londra, dove conobbe Marx, e di Ginevra, dove difese il diritto al lavoro delle donne, contestato dagli altri proudhoniani. Con Nathalie Lemel e altri operai creò nel 1867 la cooperativa La Ménagère e nel 1868 aprì, sempre in forma cooperativa, il ristorante La Marmite. Partecipò nel 1869 al IV Congresso dell'Internazionale tenuto a Basilea e si pronunciò a favore della collettivizzazione della terra.
Il 14 novembre 1869 fu tra i fondatori della Federazione parigina delle società operaie, primo nucleo della futura Confederazione generale del lavoro. Più volte arrestato per la sua attività sindacale, vietata dal regime, Varlin costituì le sezioni dell'Internazionale a Lione, a Le Creusot e a Lilla.
Alla fine dell'aprile del 1870 dovette fuggire in Belgio per sottrarsi all'arresto della polizia del Secondo Impero.
Se vi interessa una biografia più completa la trovate qui, ma attenti agli spoiler.
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