tag:blogger.com,1999:blog-23695756061006015902024-03-13T04:47:09.457+01:00Rossa come una ciliegia<i>Parigi si ripopola<br>
Parigi si ribella</i>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.comBlogger25125tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-72557914938102467622018-01-22T17:25:00.001+01:002018-01-22T17:25:56.766+01:00Liberiamo la ciliegiaIl 28 maggio 1871 <a href="http://rossacomeunaciliegia.blogspot.it/2016/02/eugene-varlin.html" target="_blank">Eugene Varlin</a>, dopo essere stato massacrato di botte, veniva fucilato in rue Rosier, nello stesso punto in cui due mesi prima il generale <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Claude_Lecomte" target="_blank">Lecomte</a> aveva pagato la sua scelta di ordinare il fuoco su una folla disarmata: L'uccisione di Varlin da parte dell'esercito versagliese è uno degli ultimi episodi della <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Comune_di_Parigi_(1871)#La_.C2.AB_settimana_di_sangue_.C2.BB_.2821-28_maggio.29x" target="_blank"><i>semaine sanglante</i></a>. In questo anniversario 'libero' la versione digitale di questo romanzo, di cui Varlin è uno dei protagonisti.<br>
L'impaginazione è un po' fatta in casa, ma potete scaricare il pdf <a href="http://narrare.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2017/05/RossaComeUnaCiliegia.pdf" target="_blank">qui</a>.<br>
Naturalmente volendo potete sempre procurarvi il cartaceo (indicazioni in 'Schede libro', sulla destra in alto).<br>
Buona letturaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-77117165226670863472017-03-18T10:47:00.001+01:002017-03-18T10:47:27.228+01:0018 Marzo<i>Il 18 marzo 1871 iniziava la Comune di Parigi, oggetto di questo romanzo. Nell'anniversario di quella grande giornata pubblico qui sotto le pagine in cui Louise Michel racconta questo inizio. Le parole sono miei, ma i fatti ed i pensieri li potete torvare tutti nel suo '<a href="http://www.anobii.com/books/La_Comune/9788874510603/01b955538e88dc3855" target="_blank">La comune</a>'</i><br>
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Vi sono a volte gesti la cui stupidità è tale che non mi riesce di trovar loro spiegazione, neppure nell'arroganza di chi li commette. Tale è stato nei giorni scorsi la chiusura dei giornali Le Vengeur, Le Mot d'Ordre, Le Bouche de Fer, Le Cri du Peuple e La Caricature; tale è stata anche l'affissione stanotte dei manifesti in cui Thiers ci accusa di essere i colpevoli del mancato «ritorno del lavoro e dell'agiatezza» a Parigi, e di essere dei traditori, seppur forse involontari, della nostra patria. Thiers chiede esplicitamente che «i buoni cittadini si separino dai cattivi», dimostrando così una mancata conoscenza del popolo che dovrebbe governare che io credevo possibile solo da chi viva in un'altra nazione, se non in un altro continente. Nella notte, tra quanti vegliavano i cannoni, l'unica divisione che quel manifesto riusciva a provocare era quella tra la rabbia di chi se ne sentiva offeso ed il riso di chi li trovava persino troppo stupidi per essere offensivi.
Ora è mattino, e mentre mi reco a portare un messaggio al presidio del sessantunesimo battaglione ancora ripenso alle parole del manifesto, che fantastica di un «comitato occulto», che tutto dirigerebbe, e che ci accusa «di compromettere la repubblica» e di «aver rubato i cannoni». I cannoni della guardia civile erano e della guardia civile restano, ma per noi la guardia civile sono i suoi soldati, e non De Palladines, o chi verrà messo domani in sua vece.
Thiers si vanta anche che «il governo istituito dall'intera nazione avrebbe già potuto riprendere i suoi cannoni» e che se non lo ha ancora fatto è solo perché «esso ha voluto dare il tempo agli ingannati di separarsi dagli ingannatori». Il piccolo Thiers pare dimenticare che già quattro volte ha tentato di riprendere i cannoni, e per quattro volte ha fallito, ma se non riesce a mandare a mente la lezione non si preoccupi e venga pure, noi gliela ripeteremo.
Arrivata al presidio, in Rue Rosier, trovo uno strano individuo che cerca di convincere le guardie delle più strane storie. Messe sul chi va là da altri due tentativi di intrufolarsi nelle nostre linee che erano stati scoperti nella notte, tutte le guardie si concentrano sull'uomo, e per questo veniamo sorpresi dall'attacco dei soldati. La postazione è persa, e prima che si possa avvertire qualcuno Turpin è ferito; io ed un'altra donna lo medichiamo con ciò che troviamo. Giunge Clemenceau, il sindaco dell'arrondissement, e da lui riesco ad ottenere di andare a prendere bende più adatte, sotto la promessa di tornare in tempi brevi. Corro giù dalla collina, tenendo nascosto il mio moschetto sotto il mantello, e appena vicina ad un drappello di guardie inizio ad urlare al tradimento. Tutti si muovono rapidamente, le campane vengono fatte suonare a distesa, il drappello della guardia risale la collina, ed io con loro, pronta ad onorare la mia promessa di far ritorno al più presto. Giungiamo in prossimità della cima, e davanti a noi si para un'armata schierata a battaglia, coi fucili già puntati. Trovarli lì non ci sorprende, e quando ci siamo mossi l'abbiamo fatto pronti a morire per la libertà, ma non è mai facile adempiere ad una simile promessa, ed è normale qualche attimo di esitazione prima di un tale sacrificio, non è indice del fatto che non si sia disposti a compierlo. Prima che esso si renda necessario, però, qualcosa d'incredibile succede. Da ogni via giungono donne, a decine, e benché disarmate si schierano in prima fila, ed una volta schierate non si arrestano, ma vanno a porsi di fronte alle bocche dei cannoni e delle mitragliatrici che i soldati avevano già disposto.
Rimango immobile, sopraffatta da quello spettacolo, solo nel momento in cui riconosco tra loro mia madre l'angoscia mi risveglia dal mio stupore, ma nulla posso fare ora per lei, o per le altre. Sono loro che fanno per noi.
Ora sono tutte schierate, senz'armi, di fronte ai ferri dei soldati, e Lecomte, l'ignobile che comanda quegli uomini, ordina loro di sparare, ma anche lui come Thiers viene tradito dalla propria stupida arroganza: non uno dei suoi sottoposti esegue l'ordine. Molti tentennano, si guardano introno, finché un sottufficiale non esce dalle righe e, schieratosi di fronte ai commilitoni, comanda loro «Calcio in aria», chiamando i suoi commilitoni a posizionare le armi con la bocca verso terra, in modo da non poter sparare. Il suo grado è di molto inferiore a quello di Lecomte, ma il suo ordine è moralmente tanto superiore che è al caporale Verdaguer, e non al generale Lecomte, che la truppa ubbidisce. Ed è la stessa truppa che arresta il generale, e lo tiene sotto sorveglianza in una casa di rue Rosier. Vuoi per abitudine, vuoi per vecchi rancori, i soldati non riservano a chi li comandava più rispetto di quanto ne usino abitualmente ai prigionieri, e Lecomte in breve ha modo di rimpiangere la propria arroganza.
Passano pochi minuti, e dalla direzione di Montmartre arrivano altre persone. Scortano un vecchio, in vestiti civili, pesto e sanguinante quanto ormai è Lecomte, tanto che solo quando mi arriva molto vicino lo riconosco. Si tratta di un civile, è vero, ma lo è da poco più di un mese, prima era il comandante della guardia nazionale, ruolo che si era guadagnato massacrando quanti, nel '48, avevano osato alzare il capo e la voce contro Luigi Filippo. E' Clement Thomas, un uomo non migliore di Lecomte, e giustamente come Lecomte viene trattato.
Gli uomini che lo spintonano raccontano di averlo sorpreso vicino alle barricate, intento a spiarle, certo sperando di trovarvi un punto debole su cui indirizzare gli attacchi dei suoi amici, egli però non aveva tenuto conto della fama che il suo agire precedente gli aveva procurato. Thomas viene gettato insieme a Lecomte e trattato nello stesso modo, mentre intorno si discute il loro destino. Qualcuno dei cittadini chiede clemenza, molti vendetta, ma non si ha il tempo di giungere ad un accordo tra noi perché sono i soldati a decidere; sono i soldati che stanno loro intorno ad aprire il fuoco, con un rumore che non è ordinato come quello di un plotone di esecuzione, ma piuttosto composto di colpi sparsi, segno che ognuno di coloro che sparano pensa e agisce per conto proprio. Sono le quattro del pomeriggio quando Lecomte e Thomas smettono di respirare.
Qualcuno dei presenti ancora protesta, dicendo che li si doveva imprigionare e processare, per parte mia, mentre riaccompagno mia madre alla sua abitazione, sono soddisfatta di sapere che i loro crimini hanno avuto la giusta punizione, poco mi importa che questa sia stata comminata da un tribunale ufficiale. E poi ufficiale di chi, dell'Impero, della Repubblica, o della Comune? La Comune non ha tribunali, e quelli della repubblica e dell'impero, che sono tra loro fratelli, non condannerebbero mai chi ha commesso crimini in loro nome, per difendere il loro potere. Oggi non è un giorno in cui il popolo chiede, oggi è giorno in cui il popolo prende ciò che è suo, e lo difende. Oggi, a differenza del ventidue gennaio, per i nostri diritti non siamo solo pronti a morire, ma pure ad uccidere, se necessario. Se si vuol vincere, non può essere altrimenti.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-34388319465129964472016-09-23T15:19:00.000+02:002016-09-23T15:19:02.108+02:00Coraggiosi insieme'Coraggiosi insieme' è il titolo di un reading che nasce da questo romanzo, riprendendo la sottotrama relativa al personaggio di <a href="http://rossacomeunaciliegia.blogspot.it/2015/12/colin-neville.html" target="_blank">Colin</a> e arricchendola con le musiche di Davide (l'autore di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=CYCjU3Fv3-A" target=_blank"><i>Trentamila morti più tre</i></a>).<br>
Il reading debutterà <a href="http://www.molodililith.it/teatro/prossimi-approdi-teatro/1886-reading-gastaldo.html?date=2016-11-20-21-30" target="_blank">domenica 20 novembre al Molo di Lilith</a> (via Cigliano 7 a Torino, ingresso gratuito con tessera Arci).
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-80656552563088705512016-06-13T08:29:00.000+02:002016-06-29T11:57:47.195+02:00Una recensione<i>Sabato ho partecipato a "<a href="http://montagnadilibrinotav.blogspot.it/" target="_blank">Una montagna di libri nela valle che resiste</a>", nel preparare l'evento una delle volontarie che collaborano all'organizzazione dell'evento ha scritto una scheda/recensione che mi è piaciuta moltissimo e che ripubblico qui</i><br>
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Il romanzo è bellissimo, avvincente, puntuale e struggente, scritto con una grande varietà di stile e continui cambi di registro, ritmo e lessico, in perfetto accordo con la complessità delle vicende narrate. <br>
La struttura stessa è in effetti una tessitura di punti di vista (e dunque di stati d'animo, contraddizioni, sguardi sul possibile e sull'impossibile...) che proiettano il lettore nel qui e ora degli eventi in un modo continuamente differente e via via sempre più interno e compartecipe, ma, con una prospettiva quasi brechtiana, al lettore non è mai chiesto (o concesso) di identificarsi e coinvolgersi fino al punto di perdere la propria lucidità critica.<br>
Sin dal prologo, caratterizzato da una atmosfera rarefatta dove lo sguardo plana su una surreale Parigi e mette a fuoco lentamente la realtà con incertezza, ambivalenza, inquietudine, si è trascinati nel vortice degli eventi in un progressivo turbinare (o cadere?) dalla sospensione iniziale fino alla catastrofe finale, che non è "solo" la disfatta del sogno della Comune, ma ha, ovviamente, echi ben più remoti .... Eppure, il rumore sordo della caduta, non è l'ultimo suono che sentiamo nel chiudere il libro, che a sorpresa consegna al futuro (o forse al presente?) un sussurro clandestino destinato ad attraversare il tempo...e le disfatte ...e proseguire...oltre.<br>
Un altro merito dell'autore (che non conosco e di cui non ho letto altro, quindi non so se sia stata una sua precisa intenzione o meno) è la capacità di sapersi rivolgersi a diverse "tipologie" di lettori, mantenendo un perfetto e non scontato equilibrio tra la dimensione drammaturgica (attraverso l'intreccio degli eventi, delle vite dei personaggi, delle scene d'azione quasi cinematografiche e per nulla banali), la dimensione contemplativa e poetica (con sospensioni dello sguardo, pennellate e tratti descrittivi, che rendono la vicenda universale, umana e collettiva..), la dimensione socio-politica (attraverso pagine più riflessive o accorate in cui sono messe a nudo tutte le contraddizioni, le incertezze, gli errori, le occasioni perse e i conflitti interiori dei personaggi..) e infine la dimensione storica (con l'interessante escamotage di non rivelare da subito l'identità dei personaggi storici, ma facendoci prima vivere il loro quotidiano, ascoltare il loro respiro, sognare o dubitare accanto a loro, per poi assistere al compiersi del loro destino). Quest'ultimo aspetto ne fa secondo me un libro da consigliare in particolare ai più giovani,agli studenti, poiché strappa i protagonisti (da quelli anonimi a quelli più celebri..) al nozionismo inutile e deleterio dei libri di testo e ne riscatta l'umanità e la dignità restituendo lo spessore e il cuore del loro vissuto in quei mesi cruciali, ammiccando a sua volta alla crucialità del nostro presente e alla urgenza di una presa di coscienza che non ripeta gli errori del passato ma ne conservi la linfa.<br>
Elisa Ribichini<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-20147698765390906022016-05-26T14:35:00.000+02:002016-05-26T14:36:02.745+02:00Prossime presentazioniBrevissimo post per ricapitolare le prossime presentazioni del libro.<br>
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<font color="#FFFFFF">Sabato 11 giugno</font> a <font color="#FFFFFF">Bussoleno</font>, non proprio una presentazione ma partecipo ad una tavola rotonda per la quinta edizione di <a href="http://montagnadilibrinotav.blogspot.it/" target="_blank"><i>Una montagna di libri contro il TAV</i></a>. L'rario ancora da definire. E domenica 12 al mattino come tradizione si fanno le letture alle reti.<br>
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<font color="#FFFFFF">Martedì 14 giugno alle 18.30</font> sarò a<font color="#FFFFFF">Torino</font> alla libreria <a href="http://www.autlibri.com/" target="_blank"><i>Aut</i></a><br>
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<font color="#FFFFFF">Giovedì 7 luglio alle 19</font> (in un primo tempo era organizzato per il 30 giugno) a <font color="#FFFFFF">Torino</font> alla libreria <a href="http://www.libridabottega.it/libridabottega/" target="_blank"><i>Libridabottega</i></a>, in via Romani 0/A<br>
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Spero di incontrarvi in una di queste occasioni. O anche in un'altra.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-7953960526738457132016-05-11T09:19:00.000+02:002016-05-11T09:19:44.981+02:00IntervistaIl <a href="https://buco1996.wordpress.com/" target="_blank"><i>buco1996</i></a> ha pubblicato sul suo mensile un'intervista su Rossa come una ciliegia. Potete leggere <a href="https://drive.google.com/file/d/0B5nAZYSw_xJIbUNaaHhzbnphSmc/view?usp=sharing" target="_blank">l'intervista qui</a> oppure tutto il numero del <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxidWNvMTk5Nmdpb3JuYWxpfGd4OjE5YmU4YjY5Mzk5YmU0YWM" target="_blank">mensile qui</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-69174793911558682112016-05-04T13:12:00.000+02:002016-05-04T13:12:43.235+02:00Cambio di dataLa data della presentazione di Susa è stata spostata da venerdì 13 a sabato 14, l'orario rimangono le 18 e il luogo la biblioteca civica di Via Mazzini 27 <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-DIJlxvRnI60/VynZDl3S4AI/AAAAAAAAApY/-vdMYk0m-L0dhbe7_4L532JMY8hGUkvZQCLcB/s1600/Susa.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-DIJlxvRnI60/VynZDl3S4AI/AAAAAAAAApY/-vdMYk0m-L0dhbe7_4L532JMY8hGUkvZQCLcB/s320/Susa.png" /></a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-13036765769883370832016-04-26T09:47:00.000+02:002016-04-26T09:53:07.969+02:00RingraziamentiLi ho già scritti sul libro ma essendo ringraziamenti sentiti li riporto anche qui.<br>
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<i>Le persone a cui attraverso l’autore questo romanzo deve qualcosa sono tante che sarebbe impossibile elencarle tutte, quindi questi brevi ringraziamenti si limiteranno a quelli che hanno avuto un impatto diretto sulla realizzazione.<br>
Grazie a mia moglie <a href="https://twitter.com/GemmaRomano" target="_blank">Gemma</a> per l’aiuto con la documentazione storica e per aver suggerito alcuni ritocchi alla prima versione.<br>
Grazie a Diego per aver addentato i primi assaggi per vedere se erano digeribili.<br>
Grazie a Natale (aka <a href="https://twitter.com/3illhook" target="_blank">@3hillhook</a> su Twitter, aka @VecioBaeordo altrove in rete) per essere stato il mio primo lettore del romanzo completo e per avermi segnalato diversi passaggi da migliorare.<br>
Grazie ad <a href="https://twitter.com/lostatosociale" target="_blank">Alberto “Bebo” Guidetti</a> per aver scritto una prefazione che fa commuovere, in tutti i significati del termine.</i><br>
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A quelli già stampati ne aggiungo acluni altri, iniziando da due che nella confusione del pre-stampa avevo dimenticato: Grazie a Sara per la consulenza medica e a Lucas e per quella sull'architettura di fine '800.<br>
E poi, non guardando alla realizzazione del libro ma al comunque importante contorno, grazie a <a href="https://twitter.com/davidegastaldo" target="_blank">Davide</a> e <a href="https://twitter.com/trufolo" target="_blank">Ileana</a> per "<a href="https://www.youtube.com/watch?v=CYCjU3Fv3-A" target="_blank">Trentamila morti più tre</a>", grazie a <a href="https://twitter.com/simo_scaffidi" target="_blank">Simone</a> per il lancio su <a href="http://www.carmillaonline.com/2016/03/22/rossa-come-una-ciliegia-di-roberto-gastaldo/" target="_blank">Carmilla</a> e a Daniele per quello su <a href="http://www.mazproject.org/rossa-come-una-ciliegia-anteprima-del-nuovo-libro-di-roberto-gastaldo/" target="_blank">Maz,</a>, grazie a Dario e Gianlu per l'<a href="https://drive.google.com/open?id=0B5nAZYSw_xJINHUyNWxzT1dxVUU" target="_blank">intervista a radioblackout</a> e a <a href="https://twitter.com/davidegastaldo" target="_blank">@LouPalanca 1</a> per la recensione (pubblicata anche quella su <a href="http://www.mazproject.org/les-temps-des-cerises-una-recensione-di-lou-palanca-al-nuovo-romanzo-di-roberto-gastaldo/" target="_blank">Maz Project</a>).<br>
E per finire grazie a tutti quelli che lo leggeranno, e ancora di più a chi vorrà commentare, qui o <a href="http://www.anobii.com/books/Rossa_come_una_ciliegia/9788881638963/01f1f60d451b684edb" target="_blank">su anobii</a>
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P.S: A quanto mi risulta la distribuzione sta andando molto a rilento, me ne scuso e chiedo pazienza.<br>
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Purtroppo la modalità di acceso con google drive non è comodissima, me ne scuso.<br>
<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-64828728189547607252016-04-05T09:08:00.000+02:002016-04-05T09:08:55.550+02:00Anversa, 4 settembre 1870<i>In attesa di andare, <a href="http://rossacomeunaciliegia.blogspot.it/p/presentazioni.html" target="_blank">venerdì</a>, a presentare il libro a Radio Blackout, vi propongo un altro assaggio dopo quelli apparsi
su <a href="http://www.carmillaonline.com/2016/03/22/rossa-come-una-ciliegia-di-roberto-gastaldo/" target="_blank">CarmillaOnLine</a> e <a href="http://www.mazproject.org/rossa-come-una-ciliegia-anteprima-del-nuovo-libro-di-roberto-gastaldo/" target="_blank">MazProject</a>. Quello che trovate sotto è il capitolo in cui esordisce <a href="http://rossacomeunaciliegia.blogspot.it/2016/02/eugene-varlin.html" target=_blank">Eugene Varlin</a>.<br>
Varlin aveva dovuto lasciare la Francia nell'aprile 1870 in seguito alla persecuzione giudiziaria nei suoi confronti, lo scoppio della guerra Franco-Prussiana lo trova in Belgio, ad Anversa, ed è da qui che parte la sua vicenda.<br>
Questo è anche il capitolo a cui si abbina il primo brano della <a href="http://rossacomeunaciliegia.blogspot.it/2016/03/colonna-sonora.html" target=_blank">colonna sonora</a></i><br>
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Anversa, 4 settembre 1870<br>
Qualcuno taccerà di infantilità questo mio comportamento, e se lo facesse io non potrei affermare che abbia torto, ma non per questo ho intenzione di modificarlo. Per me oggi è stato il giorno di una nuova nascita, quindi un comportamento infantile mi deve essere concesso, almeno oggi. Domani forse abbandonerò questo diario che sto iniziando, ma in questo momento mi pare giusto fermare su queste pagine i miei pensieri, e pensare di farlo giorno per giorno nei prossimi mesi, che saranno sicuramente un periodo di grandi cambiamenti.<br>
Questa mattina i giornali riportavano la notizia della cattura di Napoleone III da parte dell’esercito prussiano, e della proclamazione della terza repubblica; questi fatti, così importanti per ogni francese così come per ogni uomo o donna che abbia a cuore la libertà, lo sono, egoisticamente, ancora di più per me. La mia condanna non è stata cancellata, ma non voglio credere che in una nazione che si proclama Repubblica si possa dar seguito ad una condanna inflitta per il solo fatto di aver fatto parte di un’associazione dichiarata illegale da un tiranno, forse neppure
più pienamente lucido. Credo, voglio credere, che non vi sia più un motivo per il mio esilio, e dunque, dopo aver passato tutta la giornata di oggi in preparativi, domattina prenderò il sacco che è già pronto accanto al mio letto, riattraverserò quel confine che ho dovuto passare quattro mesi fa e punterò verso Parigi, per riunirmi a quanti ho lasciato a lottare contro un nemico che, per quanto mostri volti diversi, è sempre il medesimo. Credo non sarò l’unico a farlo.<br>
Questi quatto mesi sono stati per il mio animo la peggiore sofferenza che ricordi. Dopo le retate di primavera, convinto dai miei compagni che in quella situazione la mia permanenza non sarebbe stata di giovamento per alcuno, sono fuggito dalla Francia. La condanna di luglio ha aggiunto ulteriori motivazioni al mio esilio, e sono del tutto convinto che quella scelta sia stata giusta, ciononostante in questi mesi ho continuato a sentirmi un disertore, anche perché, da quando sono in questa città, ho saputo rendermi ben poco utile. Ho scritto alcune lettere, parlato con alcuni compagni, ma non sono riuscito a realizzare alcunché di concreto; persino per il mio alloggio e per i pasti dipendo ancora dai risparmi che ho portato con me lasciando Parigi, e soprattutto dalla generosità dei compagni. All'inizio non riuscivo a capacitarmi di questa mia inattività, mi ripetevo che per un membro di un’associazione che si dice internazionale non poteva fare differenza trovarsi in Belgio anziché in Francia; ho poi capito che in realtà non era quello il discrimine, bensì il fatto di trovarsi sradicato, in una città che non conoscevo e in cui mi
auguravo di non dover restare troppo a lungo. Ma oggi per fortuna tutto ciò non ha più importanza, da domani potrò tornare ad essere parte della nostra grande lotta.<br>
Dalle notizie che giungono da sud la situazione della guerra pare disperata. Dopo la sconfitta dell’altro giorno, che ha portato all'abdicazione del tiranno, il grosso di quanto rimane dell’esercito è assediato, parte a Metz, parte a Strasburgo, e difficilmente potrà tenere a lungo quelle due città. Tutto quanto possono fare quegli uomini è resistere, per dare a Parigi il tempo di riorganizzarsi ed essere pronta a combattere i prussiani quando
volgeranno in quella direzione.<br>
Per conto mio spero mi sia dato almeno il tempo di tornare in città, prima che venga circondata; se ci sarà un assedio, come ormai pare probabile, doverlo vivere da lontano mi farebbe sentire ancora più colpevole per la mia fuga. Ma questo non succederà, domani lascerò Anversa, già prima di sera tornerò a sentir parlare la mia lingua, e il giorno successivo sarò di nuovo a casa.<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-86581193110462173422016-03-30T08:31:00.000+02:002016-03-30T11:34:59.324+02:00PrefazioneDa ieri Rossa come una ciliegia è uscito ufficialmente, si può comprare o ordinare in libreria o online (vedi colonna destra).<br>
Per accompagnare l'uscita pubblico anche qui la prefazione scritta da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lo_Stato_Sociale" target="_blank">"Bebo" Guidetti</a>. Si dice che "La prefazione è quella cosa che si stampa per prima, si scrive per ultima e non si legge mai", nel novanta per cento dei casi sono daccordo, ma in questo faccio un'eccezione perchè quella che ha scritto Guidetti per il romanzo suona davvero in modo molto diverso da una prefazione tradizionale, e vale davvero la pena.<br>
Anche se di questo ci si rende conto meglio avendo letto il libro, quindi mi sa che dovrete proprio leggerlo...<br>
<br>
<i>Cara Ann,<br>
avrei avuto bisogno forse anche io di scriverti, di avere sogni più rivoluzionari, sogni più rossi delle ciliegie stesse. Ho pensato spesso che avrei dovuto osare di più, ancora che scrivo queste righe ci sono occhi verdi su cui osare di più e mi manca sempre un guizzo in più. Qualcosa. Resta sempre troppo poco tempo tra le dita, scorre lungo i bordi delle cose come diceva Mimì con i Massimo Volume, tra ritagli di carta, marciapiedi, polvere del presente che diventa già passato.<br>
Se fosse possibile non soffrire ed evitare ogni giorno i drammi e le atrocità sarebbe forse priva di alcuni sensi questa vita, ed un plotone di possibilità è quello davanti cui ci schieriamo ogni giorno e che immancabilmente recriminiamo, un recinto di piccole infelicità infondate che esistono solo nel mondo dei nostri pensieri. Come rianalizzare costantemente ciò che poteva essere e che non è, che forse non sarà. Sarebbe stato da combattere tutto con più forza, con i pugni più chiusi e gli occhi più aperti, con il cuore più in ascolto a pompare questo sangue rosso che molte volte sembra essere più nero che rosso, più disperazione che ciliegie.<br>
C’è bisogno di prendere il coraggio a due mani e se le mie non basteranno, Ann, chiedo le tue mani bianche per aiutarmi.<br>
<br>
Alberto “Bebo” Guidetti</i><br>
<br>
<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-57568727029620242502016-03-24T09:52:00.000+01:002016-03-24T09:52:27.931+01:00Una canzoneUna cosa che non mi sarei proprio aspettato quando scrivevo <i>Rossa come una ciliegia</i> è che qualcuno si ispirasse alle mie pagine (direi in particolare le ultime) per scrivere una canzone. E invece è successo, e il pezzo si intitola <a href="https://www.youtube.com/watch?v=CYCjU3Fv3-A" target="_blank"><i>Trentamila morti più tre</i></a>.<br>
Buon ascoltoAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-13911011555888012782016-03-17T14:09:00.001+01:002016-03-17T14:14:44.078+01:00CronologiaAl romanzo un inizio ed una fine bisognava per forza darglieli, però la trama non è indipendente da quel che è successo prima della sua prima pagina. Per questo può essere utile questo breve elenco di eventi storici che avvengono prima del romanzo e che, in un modo o nell'altro, vanno ad incidere sulle sue vicende<br>
<br>
- 1 gennaio 1800 <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Owen" target="_blank">Robert Owen</a> assume la direzione del cotonificio di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/New_Lanark" target="_blank">New Lanark</a> (Scozia), iniziando in quella comunità il suo grande esperimento sociale<br>
- 26 febbraio 1802 A Besancon nasce <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/victor-marie-hugo/" target="_blank">Victor Hugo</a><br>
- 1825. Dopo lunghi dissidi con i soci Robert Owen lascia la direzione di New Lanark<br>
- 29 maggio 1830, a Vroncourt-la-Côte nasce <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/louise-michel/" target="_blank">Louise Michel</a><br>
- 27 luglio 1830. A Parigi la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_di_Luglio" target="_blank"><i>Rivoluzione di luglio</i></a> rovescia definitivamente la monarchia dei Borbone, al potere sale <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Filippo_di_Francia" target="_blank">Luigi Filippo d'Orleans</a><br>
- 5 ottobre 1839, a Claye-Souilly nasce <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Eug%C3%A8ne_Varlin" target="_blank">Eugene Varlin</a><br>
- 1840 <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pierre-Joseph_Proudhon" target="_blank">Pierre-Joseph Proudhon</a> pubblica 'Qu'est-ce que c'est la propriété?' ('Che cos'è la proprietà?'), la tesi sostenuta dal libro è che <i>"la propriété, c'est le vol"</i> ("la proprietà è un furto")<br>
- 22 febbraio 1848 Una nuova <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_francese_del_1848" target="_blank">Rivoluzione</a> depone Luigi Filippo d'Orleans<br>
- 20 dicembre 1848 <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Napoleone_III_di_Francia" target="_blank">Carlo Luigi Napoleone Bonaparte</a> viene nominato presidente della repubblica<br>
- 2 dicembre 1851 <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Colpo_di_Stato_del_2_dicembre_1851" target="_blank">Colpo di stato</a> di Luigi Napoleone Bonaparte. Victor Hugo, che era tra i suoi oppositori, viene esiliato. <br>
- 2 dicembre 1852 Luigi Napoleone Bonaparte viene nominato imperatore dei francesi, col nome di Napoleone III<br>
- 1862-66 <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Intervento_francese_in_Messico" target="_blank">Guerra tra Francia e Messico</a><br>
- 28 settembre 1864 A Londra si apre la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_internazionale_dei_lavoratori" target="_blank">I Internazionale dei lavoratori</a><br>
- 1867 <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Intervento_francese_in_Messico" target="_blank">Esposizione universale di Parigi</a><br>
- 5 luglio 1870. Con il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cause_della_guerra_franco-prussiana#La_crisi_Hohenzollern_e_il_dispaccio_di_Ems" target="_blank">dispaccio di Ems</a> Napoleone III pretende scuse ufficiali dalla Prussia per aver proposto la candidatura al trono spagnolo di Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen (proposta già ritirata), minacciando la guerra in caso di rifiuto. La Prussia rifiuta di scusarsi.<br>
<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-15522640276473535412016-03-10T14:37:00.000+01:002016-03-10T14:37:10.891+01:00LuoghiLe vicende del romanzo per la maggior parte si svolgono a Parigi e dintorni (anche se alcuni capitoli sono ambientati in luoghi abbastanza lontani), i nomi dei luoghi sono in buona parte gli stessi anche oggi, anche se non del tutto: di certo allora non esisteva una <a href="https://fr.wikipedia.org/wiki/Square_Louise-Michel" target="_blank">Square Louise Michel</a> davanti alla basilica del Sacro Cuore, anche perchè la stessa basilica fu costruita solo dopo gli eventi narrati. Di certo però anche i luoghi che non hanno cambiato nome in 140 anni non assomigliano certo a come erano allora, per questo scrivendo mi sono aiutato con due mappe dell'epoca:<br>
Quella di <a href="https://drive.google.com/open?id=0B5nAZYSw_xJIS3FabkVmc19Gb3c" target="_blank">Parigi</a><br>
E quella dei <a href="https://drive.google.com/open?id=0B5nAZYSw_xJIbkdneWdkOXg2dW8" target="_blank">dintorni </a><br>
<br>
Se invece volete avere una visione di come sono oggi i principali luoghi in cui è ambientata la vicenda, o da cui si originano eventi che vi influiscono, potete curiosare su <a href="https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zNX2keYMrsNM.kMHJYM5YbJtw" target="_blank">questa mappa</a>.<br>
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<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-15678951464555792872016-03-03T10:19:00.001+01:002016-04-13T10:28:42.202+02:00Colonna sonoraC'è una canzone che incombe su questo romanzo, dal titolo fino all'ultima riga. E' <a href="https://fr.wikipedia.org/wiki/Le_Temps_des_cerises_(chanson)" target="_blank">"Le temps des cerises"</a>, canzone popolare francese scritta poco prima e divenuta famosa poco dopo la Comune, e comunemente considerata il suo inno, anche se il collegamento è più <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Baptiste_Cl%C3%A9ment" target="_blank">nell'autore</a> che non nella canzone in sè.<br>
Visto che il tema c'era già ho provato a immaginare una colonna sonora completa, indicando anche i capitoli da accompagnare con i vari brani. La playlist la trovate qui sotto, con gli abbinamenti (nel libro i capitoli iniziano tutti con una data e un'indicazione geografica), per quando avrete sottomano il testo. Se fino ad allora vi risulteranno oscure le note tra parentesi... bè, vi tocca aspettare.<br>
<br>
1) Anversa, 4 settembre 1870 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=8yQk5HQtQ4Q" target="_blank">U2 - Van Diemend's land</a><br>
2) Parigi, 23 settembre 1870 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=6Wu-t8vH4s8" target="_blank">Mercanti di liquore - Il viaggiatore</a><br>
3) Parigi, 31 ottobre 1870 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=yd2TpX_moQw" target="_blank">Manic street preachers - The Masses against the classes</a><br>
4) Parigi, 28 novembre 1870 (a partire dal risveglio di Pierre) - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=s5FyfQDO5g0" target="_blank">The Chemical Brothers - Let Forever Be</a><br>
5) Gennevilliers, 18 gennaio 1871 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=lmc21V-zBq0" target="_blank">Woodkid - Run Boy Run</a><br>
6) Versailles, 25 marzo 1871 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=q8JFp2iDsnQ" target="_blank">Bruce Springsteen - Devil's arcade</a><br>
7) Nanterre, 3 aprile 1871 (dopo il superamento di Mont Valerien) - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=YFrl01aPPkA" target="_blank">Muse - Apocalypse please</a><br>
8) Parigi, 16 maggio 1871 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=zA50NfttvEY" target="_blank">Lou Dalfin - Lo Pal</a><br>
9) Parigi, 25 maggio 1871 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=F2dSvB0K98g" target="_blank">CSI - Accade</a><br>
10) Parigi, 26 maggio 1871 (Varlin) - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=4N3N1MlvVc4" target="_blank">Gary Jules - Mad World</a><br>
11) Parigi, 27 maggio 1871 (Nicolas) - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Acgb3w6y-dg" target="_blank">YoYo Ma - Bach - Preludio suite I per violoncello</a><br>
12) Satory, 22 gennaio 1872 - <a href="https://www.youtube.com/watch?v=cD3rBPBXY1c" target="_blank">Noir Desir - Le temps des cerises</a><br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-76644604196526007992016-02-25T18:11:00.002+01:002016-02-25T18:11:32.140+01:00Altri personaggiNel romanzo si muovono tantissimi personaggi storici, alcuni sono conosciuti a tutti, altri meno, qui un elenco dei principali con link alle biografie. Ho cercato di non rimandarvi solo a wikipedia, purtroppo anarchopedia, che copriva molte voci con un punto di vista diverso da altre fonti, da un po' di tempo risulta irraggiungibile, e ho dovuto sostituire i link.<br>
Per non incappare in anticipazioni non desiderate è consigliato arrestare la lettura al 1870. (e sorvolare sulla data di morte)<br>
<br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/michail-aleksandrovic-bakunin/" target="_blank">Michail Bakunin</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fran%C3%A7ois_Achille_Bazaine" target="_blank">François Achille Bazaine</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_von_Bismarck" target="_blank">Otto von Bismark</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/louis-auguste-blanqui/" target="_blank">August Blanqui</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Brunel" target="_blank">Paul Brunel</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/napoleone-luigi-bonaparte_(Dizionario-Biografico)/" target="_blank">Luigi Bonaparte</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/amilcare-cipriani_(Dizionario_Biografico)/" target="_blank">Amilcare Cipriani</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Baptiste_Cl%C3%A9ment" target="_blank">Jean-Baptiste Clément</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gustave_Courbet" target="_blank">Gustave Courbet</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/louis-charles-delescluze_(Enciclopedia-Italiana)/" target="_blank">Louis Charles Delescluze</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jaroslaw_Dombrowski" target="_blank">Jaroslav Dombrowsky</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Auguste-Alexandre_Ducrot" target="_blank">Auguste-Alexandre Ducrot</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89mile_Eudes" target="_blank">Emile Eudes</a><br>
<a href="http://www.wikimanche.fr/Julia_B%C3%A9atrix_Euvrie" target="_blank">Beatrice Excoffon</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jules_Favre" target="_blank">Jules Favre</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Th%C3%A9ophile_Ferr%C3%A9" target="_blank">Théophile Ferré</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gustave_Flourens" target="_blank">Gustave Flourens </a><br>
<a href="http://www.sapere.it/enciclopedia/Galliffet,+Gaston-Alexandre-Auguste.html" target="_blank">Gaston Alexandre Auguste, Marchese di Galliffet</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/L%C3%A9on_Gambetta" target="_blank">Leon Gambetta</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-garibaldi/" target="_blank">Giuseppe Garibaldi</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/victor-marie-hugo/" target="_blank">Victor Hugo</a><br>
<a href="http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I30168.php" target="_blank">Jean-Baptiste Jecker</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Lullier" target="_blank">Charles Lullier</a><br>
<a href="http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=2799&biografia=Patrice+de+Mac-Mahon" target="_blank">Patrice de Mac-Mahon</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jules_Miot" target="_blank">Jules Miot</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/robert-owen/" target="_blank">Robert Owen</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Jacques_Pillott" target="_blank">Jean-Jacques Pillot</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Pyat" target="_blank">Félix Pyat</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Henri_Rochefort" target="_blank">Henri Rochefort</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Rossel" target="_blank">Louis Rossel</a><br>
<a href="http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=2780&biografia=Adolphe+Thiers" target="_blank">Adolphe Thiers</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cl%C3%A9ment_Thomas" target="_blank">Clément Thomas</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/louis-jules-trochu/" target="_blank">Jules Trochou</a><br>
<a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/paul-verlaine/" target="_blank">Paul Verlaine</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Galdric_Verdaguer" target="_blank">Galdric Verdaguer</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Vinoy" target="_blank">Joseph Vinoy</a><br>
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Walery_Wroblewski" target="_blank">Waleri Wróblewski</a><br> Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-61521850493398316642016-02-18T13:58:00.000+01:002016-02-19T10:38:50.494+01:00Eugene VarlinLa quarta e ultima delle schede riservate ai protagonisti del romanzo è quella di Eugene Varlin.
Come Louise Michel anche lui è un personaggio storico: nato a <a href="https://fr.wikipedia.org/wiki/Claye-Souilly" target="_blank">Claye-Souilly</a>, il 5 ottobre 1839, in una povera famiglia di contadini, Varlin apprese a Parigi il mestiere di rilegatore e aderì alle idee di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pierre-Joseph_Proudhon" target="_blank">Proudhon</a>. <br>
Nel 1857 partecipò alla fondazione della società di mutuo soccorso dei rilegatori, animandone gli scioperi che questa categoria proclamò nel 1864 e nel 1865, e a quella della società di risparmio di mutuo credito degli artigiani rilegatori.<br>
Nel 1865 aderì alla I Internazionale, di cui diventò poi segretario della sezione francese, partecipò ai congressi di Londra, dove conobbe Marx, e di Ginevra, dove difese il diritto al lavoro delle donne, contestato dagli altri proudhoniani. Con <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Nathalie_Lemel" target="_blank">Nathalie Lemel</a> e altri operai creò nel 1867 la cooperativa La Ménagère e nel 1868 aprì, sempre in forma cooperativa, il ristorante La Marmite. Partecipò nel 1869 al IV Congresso dell'Internazionale tenuto a Basilea e si pronunciò a favore della collettivizzazione della terra. <br>
Il 14 novembre 1869 fu tra i fondatori della Federazione parigina delle società operaie, primo nucleo della futura Confederazione generale del lavoro. Più volte arrestato per la sua attività sindacale, vietata dal regime, Varlin costituì le sezioni dell'Internazionale a Lione, a Le Creusot e a Lilla.<br>
Alla fine dell'aprile del 1870 dovette fuggire in Belgio per sottrarsi all'arresto della polizia del Secondo Impero.<br>
Se vi interessa una biografia più completa la trovate <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Eug%C3%A8ne_Varlin" target="_blank">qui</a>, ma attenti agli spoiler.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-43763053249648218342016-02-08T11:41:00.000+01:002016-03-08T10:55:18.778+01:00Scheda libroLa scheda libro di 'Rossa come una ciliegia' ora c'è <a href="http://www.habaneroedizioni.it/rossa-come-una-ciliegia/" target=_blank">sul sito di Habanero edizioni</a> a anche <a href="http://www.anobii.com/books/Rossa_come_una_ciliegia/9788881638963/01f1f60d451b684edb" target=_blank">scheda libro</a> su anobii<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-74124099164979876112016-01-21T13:48:00.001+01:002016-01-21T13:51:06.409+01:00CopertinaFinora è la parte del libro con cui c'entro meno, ma sono contento del lavoro che hanno fatto alla <a href="http://www.habaneroedizioni.it/" target="_blank">Habanero edizioni</a><br />
Eccola!<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B5nAZYSw_xJIWmtKVFJ2TmZxQmM/view?usp=sharing" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-6-KJHzfbMMg/VqDIkrcWjlI/AAAAAAAAAnQ/x_PNLr7Tm0o/s320/CopertinaPiccola.jpg" /></a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-48988292337802498102016-01-09T10:49:00.001+01:002016-03-17T14:14:55.840+01:00Louise MichelLa Louise Michel che compare nel romanzo è un personaggio storico. <br>
Nata a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Vroncourt-la-C%C3%B4te" target="_blank">Vroncourt-la-Côte</a> il 29 maggio 1830, Louise Michel fu la figlia, non legittimata, di un notabile del locale castello, e della sua serva Marianne Michel.<br>
Fu allevata dai nonni paterni, nobili ma illuministi e liberali. Il 1º settembre 1851 si diplomò maestra e conseguì l'abilitazione all'insegnamento il 25 marzo 1852, massimo titolo di studio concesso allora a una donna, cui era interdetta la frequenza universitaria. Alla morte del nonno ricevette un'eredità cospicua, 40.000 franchi, che distribuì tra i poveri, con scandalo dei benpensanti. <br>
Nel 1856 si trasferì a Parigi si procurò da vivere insegnando nell'Istituto di madame Voillier. Nel 1865, aprì una scuola in rue Houdon, nel 1868 un'altra in rue Oudot e presentò progetti avanzati per l'epoca, come la creazione di scuole professionali e orfanotrofi gestiti da laici.<br>
Per una biografia più completa <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/louise-michel/" target="_blank">qui</a> (ma attenti agli spoiler)<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-64053038077118016152015-12-17T14:22:00.001+01:002015-12-17T15:39:41.353+01:00BibliografiaCome si arriva ad un romanzo? Banale ma vero, per scrivere bisogna prima leggere, soprattutto quando si ambienta nel passato. Qui sotto cinque libri che mi hanno aiutato a scrivere il mio.<br>
<br>
<a href="http://www.anobii.com/books/LAssedio_e_la_Comune_di_Parigi_1870-71/01732ab8ea63ddcb5d/" target="_blank">L'Assedio e la Comune di Parigi 1870-71</a> - Alistair Horne - Mondadori <br>
<a href="http://www.anobii.com/books/La_comune_del_1871/01e1b64fb8b1278b89" target="_blank">La comune del 1871
Alba e tramonto; coscienza di popolo e surdeterminazione storica</a> - C. Tales - Jaka book<br>
<a href="http://www.anobii.com/books/La_Comune/9788874510603/01b955538e88dc3855" target="_blank">La comune</a> - Louise Michel - M & B Publishing<br>
<a href="http://www.anobii.com/books/Novantatr%C3%A9/9788804393443/01bbccb010baea9e08" target="_blank">Novantatré</a> - Victor Hugo - Mondadori<br>
<a href="http://www.anobii.com/books/L'urlo_del_popolo_vol._1/9788896064344/018e4fde50a04baf80" target="_blank">L'urlo del popolo vol. 1 - I cannoni del 18 marzo - La speranza assassinata</a> - Jacques Tardi - Associazione Culturale Double Shot<br>
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Ma non ci sono solo i libri, nella genesi di Rossa come una ciliegia ha una sua parte anche un film, che non parla della Comune di Parigi ma che con il romanzo ha in comune lo spirito e un nome che porta nel titolo (<a href="http://www.mymovies.it/film/2008/louisemichel" target="_blank">scheda</a> e <a href="https://www.youtube.com/watch?v=YrFZPYaRt7c" target="_blank">trailer</a>)<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-88074051041155245252015-12-10T14:46:00.000+01:002015-12-10T14:46:03.094+01:00Colin NevilleColin Neville è uno scozzese di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/New_Lanark" target="_blank">New Lanark</a>. Nato nel 1813, studia nel scuole volute da <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/robert-owen/" target="_blank">Robert Owen</a>. Nel '29, quando la gestione di New Lanark non è ormai più nelle mani di Sir Owen, è costretto a scappare dal paese per via di una rissa con sorvegliante. Si trasferisce a Edimburgo, poi a Londra e quindi, dopo altri screzi con chi ha più potere di lui, sull'isola di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Guernsey" target="_blank">Geuernesay</a>, dove vive praticando vari mestieri fino al'57, quando, in una circostanza curiosa, Victor Hugo lo conosce e, incuriosito dalla sua storia, decide di assumerlo come domestico, ruolo che riveste ancora all'inizio della nostra storia.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-1916935594200903822015-11-12T12:36:00.000+01:002015-11-13T13:48:27.054+01:00I BourgeatLa sottrama che segue le vicende della famiglia <b>Bourgeat</b> è quella che occupa più spazio nel libro. La famigli è composta da cinque persone:<br>
Pierre, nato a Parigi nel 1836, è sempre vissuto nel XIX arrondissment (Belleville) dove ha una bottega da calzolaio in Rue de beaune. Abita in Rue des solitaires, con la moglie Marguerite Marat, nata anche lei a Belleville, nel 1837, ed i figli Nicolas(1859), Fanny(1863) e Claire(1866).<br>
Nessuno di loro ha mai vissuto al di fuori del quel quartiere dove sono nati, si può dire che per loro gli altri distretti siano lontani come se fossero altre città, e che il centro di Parigi sia quasi un altro mondo, di cui raramente si occupano o preoccupano. Gli eventi del biennio 1870-71 sono però così eccezionali da sovvertire questa loro attitudine, costringendoli a rincorrere eventi e visioni per cercare di non esserne travolti.<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-40753771484064766022015-11-12T04:45:00.000+01:002015-11-25T17:11:28.304+01:00BiografiaSiccome è generalmente considerato educato presentarsi ecco due piccole note su di me<br>
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Sono nato a Susa (TO) nel 1969, vivo a Torino dove lavoro come informatico.<br>
Prima di questo ho pubblicato un altro romanzo <a href="http://www.anobii.com/books/Senza_risposta/9788887189018/0165ddd32722312e89" target="_blank">Senza Risposta</a>, purtroppo non più disponibile su carta per cessata attività dell'editore.<br>
Sono stato co-curatore dell'e-book <a href="http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=13891" target="_blank">Tifiamo asteroide</a>, scaricato in oltre 60.000 copie, in cui compariva anche un mio racconto. Altri miei racconti sono apparsi negli e-book <a href="http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=15171" target="_blank">Tifiamo 4</a> e <a href="http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=21661" target="_blank">Tifiamo Scaramouche</a> (nel terzo volume, "Rivolta viene"), su <a href="http://www.carmillaonline.com/?s=Roberto+Gastaldo" target="_blank">CarmillaOnline</a> e su <a href="http://www.mazproject.org/" target="_blank">Maz Project</a>, inoltre ho scritto per il blog <a href="http://www.alpinismomolotov.org/" target="_blank">Alpinismo Molotov</a> con cui continuo a collaborare.<br>
Ho un <a href="http:http://narrare.altervista.org/blog" target="_blank">blog personale</a> su cui trovate anche tutta la mia produzione precedente a questo romanzo, pubblicata copyleft.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2369575606100601590.post-85385809637038248592015-11-12T04:43:00.002+01:002015-11-12T04:43:49.280+01:00Perchè questo blogQuesto blog nasce per istigare ed accompagnare la lettura di "Rossa come una ciliegia", romanzo storico che ho scritto e che uscirà a febbraio per la <a href="http://www.habaneroedizioni.it/" target="_blank">Habanero</a> di Genova.<br>
Nei prossimi post, badando a non rivelare nulla che possa rovinarvi la lettura, vi parlerò un po' dei personaggi del romanzo, dei luoghi e tempi in cui si svolge, delle letture e degli ascolti che mi hanno accompagnato nella scrittura e che potrebbero accompagnarvi nella lettura, e vi darò anche un assaggio di quello che verrà stampato.<br>
Sempre sul blog informerò date e luoghi delle presentazioni, quando queste saranno definite.<br>
Stay tuned.<br>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08134109699628309256noreply@blogger.com0